Dal 10/03/2016 al 02/04/2016 presso la MAG a Como si terrà la prima mostra italiana di Yukio Shinohara, il più importante artista Manga giapponese vivente insieme ai suoi migliori allievi provenienti dalla Seika University di Kyoto, Takatoshi Okayama, Kana Hashimoto, Tsuyoshi Ogawa e Taro Sakakibara.
The Hitokoma Manga Show
Gli artisti della Kyoto Seika University
Il grande successo delle mostre istituzionali di arte italiana in Giappone come quella di Leonardo da Vinci, di Giorgio Morandi, quella di Sandro Botticelli e nel nostro piccolo, le mostre diffuse tra Como, Kyoto e Osaka di Marco Nereo Rotelli, Antonio Pedretti, Max Papeschi e Davide Puma, sono l’esempio dell’interesse del popolo giapponese verso la nostra cultura, ma anche un segno di profonda amicizia tra i due paesi così diversi, ma uniti nella storia e che proprio quest’anno festeggiano i primi 150 anni di relazioni diplomatiche e commerciali.
The Hitokoma Manga Show è la prima mostra che ha origine nella galleria TOMO di Kyoto e arriva alla galleria MAG di Como con l’obiettivo di far conoscere al pubblico attento e intelligente, la cultura Manga giapponese, che non è solo legata al mondo dei cartoons, ma abbraccia la vita quotidiana di ogni persona e più in profondità ha un DNA europeo in quanto il famoso fumettista Georges Bigot, (1860-1927) trasferitosi molto giovane in Giappone, ha influenzato molto la formazione della cultura Manga e Anime attraverso la sua illustrazione e caricatura descrittiva di quei tempi.
La Hitokoma Art è uno stile sviluppato dal Prof. Yukio Shinohara, l’artista manga vivente più celebre di tutto il Giappone, docente alla Seika University di Kyoto e unico rappresentante nipponico della rivista Charlie Hebdo, tristemente protagonista dell’odio islamico degli orribili attentati di Parigi dello scorso anno.
Hitokoma Art è un neologismo creato dal Prof. Yukio Shinohara dalle parole Hitoko ( per la gente ) Manga ( cartone animato/fumetto ) e Art. Le opere di Hitokoma Art vengono disegnate normalmente a penna e poi colorati con colori ad acquarello, ma noi abbiamo scelto anche lavori dipinti con colori acrilici su tela o su carta.
Nello stile Hitokoma, troviamo umorismo, cinismo, enigma e confronto con la realtà, ma il vero protagonista è il punto di incontro tra lo spettatore e l’opera, tra due punti di vista, entrambi rispettati nella loro integrità.
L’Università Seika di Kyoto è stata la prima istituzione al mondo a costituire il corso di Manga ora tenuto dal Prof. Yukio Shinohara, collaborando con il Museo Internazionale di Manga a Kyoto e sviluppando molto la ricerca e la conservazione, loro ampliano la collezione del museo e investono sulle esposizioni, considerate mezzi di comunicazione di massa.
La filosofia dell’educazione di questa università è autonoma e libera, nel 2000 hanno invitato Tenzin Gyatso, il XIV° Dalai Lama per una conferenza sul tema della Religione e Arte e sull’essenza di espressione e nel 2007 hanno organizzato a Kyoto il Cumulus, la conferenza delle 200 migliori scuole e università di design del mondo, cosa che ha fatto nel 2015 anche il Politecnico di Milano.
In mostra a Como abbiamo portato alcuni dei loro migliori ex studenti, giovani laureati e già professionisti; senza ombra di dubbio il futuro degli artisti giapponesi del genere, Taro Sakakibara, Tsuyoshi Ogawa, Takatoshi Okayama e Kana Hashimoto. Essi gravitano intorno alla galleria TOMO già da tempo, perché specializzata nella ricerca di giovani talentuosi sui quali puntare l’obiettivo. In mostra avremo gli scorci Japan Urban di Taro Sakakibara che descrive, con una tecnica fumettistica, uno scenario quotidiano con sarcasmo e dettaglio iper realista, Tsuyoshi Ogawa ci racconta ironicamente, il mondo dei lottatori di Sumo, l’antica e ormai rara disciplina della lotta giapponese; Takatoshi Okayama ferma le scene di un tempo in immagini tradizionali della vita degli uomini e delle donne, dei guerrieri e dei religiosi in un‘epoca in cui il Giappone era chiuso e isolato, ma lo fa con malinconia, fierezza e serenità, mentre Kana Hashimoto ci presenta una serie di opere dove la natura è segno e forma, fiori, frutta e animali s’intrecciano e formano armonie di colori.
Nella religione giapponese dello Shintoismo, si crede che gli Dei fanno parte di ogni elemento naturale, nel cielo, nella terra, nelle montagne, nei fiumi, ecc. ecc. ed un tipico atteggiamento, quello dello “wa”, rispetta sempre il punto di vista degli altri. Si deve stare sempre attenti a non ferire qualcuno inaspettatamente e non avere con lui nessun malinteso.
L’essenza di “Hitokoma Art” insieme allo spirito di satira e alla cultura Manga vuole far sentire il piacere di interpretare l’umorismo nascosto.
Tomoharu Aoyama e Salvatore Marsiglione