[highlight color=”eg. yellow, black”]La mostra della pittrice Ida Monopoli Begalli, alla Galleria Artecò, a Como è stata sospesa per problemi tecnici. [/highlight]
29 settembre 2012-27 ottobre 2012
Orari:mar-sab.;8.30-12.30 e 15.00-19.00
Galleria Artecò
viale Lecco 29 Como
Una selezione di opere ad olio su tela, per lo più di grandi dimensioni, realizzate negli ultimi dieci anni compongono la personale di Ida Monopoli Begalli alla Galleria Artecò a Como. La mostra è un excursus nei luoghi del cuore dell’artista a partire dai boschi del Comasco, tra cui l’Oasi del Bassone l’amata Valbasca con le sue rogge, passando attraverso le marine delle Maldive, i patriarchi verdi dell’isola di Santo Stefano, i maestosi ulivi del Gargano, la cornice aspra e selvaggia della Sardegna fino ad arrivare al “Bosco dei pensieri” di Fontanafredda (Alba). Vedute di natura con ampi scenari o scorci di verde, marine con spiagge infuocate dal sole, alberi imponenti e arbusti selvatici, betulle e azalee sono i soggetti prediletti di dipinti che catturano lo spirito dei luoghi. La pittura di Ida Monopoli Begalli si declina tra emozioni e memoria nella contemplazione della natura. I soggetti altro non sono che “ricordi nella quiete” di esperienze vissute nei luoghi. I paesaggi appaiono sulla tela come attimi di bellezza cristallizzati e sospesi nel tempo. I dipinti colgono lo spirito dei luoghi e l’essenza di un mondo dal quale attingere per nutrire di linfa vitale l’umana avventura. Gli alberi e le piante, dalle betulle ai cespugli di azalee, vi dimorano come creature vive, degne di essere ritratte nei minimi particolari quali silenziose presenze. Il rito della passeggiata per l’artista diventa metafora di una ricerca esistenziale scandita nello scorrere dei giorni alla scoperta di luoghi da immortalare sulla tela e di sensazioni da custodire nell’intimo del cuore. Un immaginario reale che è al contempo fonte d’ispirazione e motivo di condivisione una volta trasfigurato. Una risorsa antica e un antidoto contro l’inverno dello spirito. I paesaggi verdi conducono di volta in volta attraverso boschi rigogliosi e selvaggi, che fanno da contorno all’irrompere di un corso d’acqua, linee di siepi e cespugli di azalee, che circondano un capanno inaspettato e ulivi secolari simili a sculture maestose che testimoniano il passare del tempo al cospetto di granitiche certezze. Questi luoghi sono del tutto privi di presenza umana. Una luce tersa, solare e in certi casi aurorale e propriamente metafisica, li caratterizza. Gli alberi talora sono protagonisti solitari divisi tra la terra e il cielo, e compagni silenziosi. Ma c’è di più… sono simboli di vita, delicate creature con le radici in terra e i rami protesi verso il cielo.
Accompagna la mostra un catalogo disponibile in galleria con testo di Stefania Briccola