Notaio Luzzani

“Il Ricordo e la Vita”: Raoul Luzzani, un Notaio coraggioso

“Il Ricordo e la Vita” Raoul Luzzani, un Notaio coraggioso

Questa mattina Villa Carlotta, in collaborazione con Paola Fargion, ha ricordato l’eroico Notaio comasco Raoul Luzzani, membro del Collegio dei Revisori dei conti dell’Ente dal 1958 al 1971. 

Grande partecipazione questa mattina all’evento organizzato da Villa Carlotta, in collaborazione con Paola Fargion, per ricordare il coraggio del notaio Raoul Luzzani, che contribuì a portare in salvo una famiglia di ebrei perseguitati durante la Seconda Guerra Mondiale. 

All’evento hanno partecipato una sessantina di studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Statale Ezio Vanoni di Menaggio oltre a rappresentati delle istituzioni, delle forze dell’ordine e i parenti del notaio Luzzani.  A fare gli onori di casa sono stati il presidente dell’Ente Villa Carlotta, Giuseppe Elias, la direttrice, Maria Angela Previtera, che hanno poi passato la parola per un saluto istituzionale al Sindaco di Tremezzina, Mauro Guerra, e al vicesindaco di Como, Nicoletta Roperto

Paola Fargion e Meir Polacco, da anni impegnati nella ricerca del riconoscimento a “Giusti tra le Nazioni” presso il Memoriale della Shoah Yad Vashem di Gerusalemme, hanno introdotto la figura del notaio Luzzani, il cui coraggio è stato ben evidenziato dalle parole di Luca Alessandrini, storico e nipote del professore Angelo Tarozzi, amico del notaio Luzzani e Preside del Liceo Volta di Como durante la Shoah. Ma è stato soprattutto il racconto Lucio Pardo, allora bambino ebreo in fuga salvato dal coraggio di Raoul Luzzani, che con i toccanti passaggi del suo racconto ha reso vivida la crudele realtà di quegli anni terribili, dando merito al fondamentale contributo del notaio comasco. 

cerimonnia Luzzani

L’evento si è concluso in giardino, con la cerimonia la cerimonia di dedica “Un albero in memoria del Notaio Luzzani”.

“Anche Villa Carlotta vuole ricordare Raoul Luzzani con la dedica di un albero – ha sottolineato la direttrice, Maria Angela Previtera -. Per questo omaggio abbiamo scelto il leccio, un albero possente e secolare che si trova sulla terrazza delle camelie, uno dei punti più amati e visitati del parco. Speriamo che questo contribuisca a far conoscere a tante persone questa storia importante”.

A scoprire la targa la piccola Margherita Luzzani, discendente del notaio, insieme a Lucio Pardo, il bimbo salvato grazie al suo coraggioso gesto.  

Nato a Como il 23 maggio 1878 da Luigi ed Eloisa Diena, Raoul Luzzani diviene Notaio nel 1904 ed esercita la professione con dedizione per 49 anni. Muore a Como il 26 dicembre 1971 all’età di 93 anni. 

Apprezzato per la rettitudine e l’elevata professionalità, negli anni il Notaio Luzzani ricopre a Como ruoli di rilievo e massima responsabilità: componente del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale Sant’Anna dal 1923 al 1937 ne diverrà poi Presidente dal 1945 al 1951; Consigliere della Banca d’Italia; Presidente dell’Opera Pia Giovio di Ossuccio; membro del Consiglio Notarile dal 1945 al 1953 e poi Presidente dal 1951 al 1953. E soprattutto membro del Collegio dei Revisori dei conti dell’Ente Villa Carlotta dal 1958 al 1971, periodo durante il quale ha partecipato a riunioni e assemblee del Comitato Direttivo dell’Ente, oltre che a numerose Assemblee dei soci.

Dopo l’8 settembre 1943 – durante le persecuzioni antiebraiche – il Notaio Raoul Luzzani, che mai aveva aderito al fascismo, si distingue per quel gesto che metterà a rischio la sua stessa vita: davanti a due testimoni firma il documento che salverà la vita alla professoressa Gemma Volli e con lei a tutta la famiglia Pardo di Bologna nella loro fuga disperata verso la Svizzera. 

Il tratto elegante ma sobrio e lo spirito di abnegazione che hanno contraddistinto l’operato del Notaio Raoul Luzzani durante la Shoah, nel momento più buio della storia recente, devono servire da esempio per tutti noi e per le future generazioni nella scelta del Bene e della Vita, valori fondanti di ogni società civile.