Dopo tre anni di pausa ritorna l’Orchestra Mozart con due concerti imperdibili, uno a Bologna, Teatro Manzoni, il 6 gennaio e l’altro – unica tappa internazionale – l’8 gennaio 2017 alle ore 17 a Lugano, nella moderna sede del LAC, nell’ambito di LuganoMusica.
I musicisti dell’Orchestra Mozart – una realtà unica nel panorama italiano, conosciuta in Europa per l’eccellenza delle sue produzioni e dei suoi musicisti – hanno infatti deciso di riunirsi e suonare di nuovo insieme e hanno chiesto nientemeno che a Bernard Haitink, che aveva diretto l’ultimo concerto dell’Orchestra, di essere alla loro guida per i primi concerti della loro nuova era.
Il programma non è stato scelto a caso: oltre a Ludwig van Beethoven (Ouverture da Egmont op. 84 e Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 61), verrà infatti eseguita la Sinfonia n. 3 in Mi bemolle maggiore op. 97 “Renana” di Robert Schumann, che era una delle preferite di Claudio Abbado.
Per Lugano, in particolare, la sua esecuzione significa la conclusione dei due concerti dedicati a Schumann che lo stesso Haitink aveva diretto al LAC nel novembre del 2015.
Ospite del concerto in qualità di solista sarà la violinista Isabelle Faust che suonerà il concerto di Beethoven.
Quella a Lugano, in particolare, sarà una giornata interamente dedicata all’Orchestra Mozart: la mattina di domenica 8 gennaio alle ore 11.00, infatti, nella Hall del LAC i solisti dell’Orchestra Mozart si esibiranno in un concerto aperto a tutti: una sorta di “aperitivo” in vista del concerto pomeridiano. In programma “Quartetto per oboe ed archi in fa maggiore K 370” di Wolfgang Amadeus Mozart e “Souvenir de Florence per sestetto d’archi in re minore op. 70” di Petr Ilic Cajkovskij.
L’Orchestra Mozart rinasce come progetto speciale per i 350 anni dell’Accademia Filarmonica di Bologna, ente promotore del progetto fin dalla sua creazione: un caso unico nell’esperienza culturale italiana, quello di un’orchestra d’eccellenza che torna in attività, specie considerando la crisi che investe oggi il mondo della cultura. La Mozart torna soprattutto per volere degli stessi musicisti che la compongono, intenzionati a riportare in vita quel grande suono che ha incantato il pubblico in dieci anni di attività.
Un’orchestra dalla forte vocazione internazionale, perché composta per metà da musicisti provenienti da tutto il mondo e perché ha suonato nelle più grandi sale da concerto d’Europa, che è e vuole rimanere italiana. L’anima della Mozart, infatti, è bolognese ed è da Bologna che partiranno i prossimi progetti e le prossime produzioni, che sono già in fase di programmazione. Le nuove attività punteranno sulla ricerca di nuovi partner artistici internazionali, sull’alta formazione e la valorizzazione dei giovani talenti, su nuove strategie di coinvolgimento diretto del pubblico.
A gennaio salirà sul palco una compagine con un’età media di 36 anni e con ben 21 musicisti provenienti dall’Accademia dell’Orchestra Mozart, vivaio di talenti voluto da Abbado per dare ai giovani musicisti l’opportunità di incontrare grandi maestri e permettere un passaggio di esperienza e conoscenza tra artisti di generazioni diverse. Questo organico è sicuramente fra i più giovani e freschi del panorama europeo, pur coinvolgendo musicisti già affermati presso altre importanti orchestre.
Per informazioni e biglietti concerto di Lugano: www.luganomusica.ch