La trentatreesima edizione di MINIARTEXTIL, dal titolo “L’ARTE COME PREGHIERA”, si terrà da da sabato 7 dicembre 2024 a domenica 9 febbraio.
La mostra, curata dall’Associazione culturale ARTE&ARTE, con il patrocinio e sostegno del Comune di Como, sarà allestita nella Ex Chiesa di San Pietro in Atrio, nello Spazio Natta e nella Basilica di San Fedele a Como.
IL TEMA
In un’epoca dominata dalla tecnologia, dalla frenesia e dalla conseguente ansia da prestazione, emerge con crescente forza l’esigenza di ritrovare una connessione profonda con la propria spiritualità.
Le risposte tecnologiche, per quanto efficaci e immediate, non possono colmare il vuoto esistenziale che molti sentono dentro di sé.
<Uno dei temi che molto spesso affrontiamo è quello di ritagliarci degli spazi intimi, dove poterci fermare a riflettere, mentre il mondo con il suo vortice sembra trascinarci verso uno sfrenato progresso tecnologico, quasi stesse prendendo piede l’idea di sostituire l’uomo. – Dichiara Enrico Colombo, Assessore alla Cultura del Comune di Como. – In questo contesto emerge l’importanza di MINIARTEXTIL 33, unica mostra al mondo nella fiber art contemporanea che, in questa nuova edizione, ci invita a fermarci, a ritagliarci questo spazio per riflettere su noi stessi e sull’indirizzo da prendere, ci invita a vedere nell’Arte non solo una forma di contemplazione ma di riflessione e preghiera. Tutto questo avviene a Como, dove l’arte l’architettura ed il tessile sono una delle matrici fondanti dell’identità cittadina.>
<La tecnologia apre nuove frontiere. Sta poi all’uomo, a noi, usarle con consapevolezza e con intelligenza’ afferma il presidente di Arte&Arte, Mimmo Totaro – In questo contesto, la richiesta di una spiritualità autentica diventa sempre più impellente, un richiamo a incontrare se stessi nella verità della propria esistenza. La spiritualità, vissuta nella sua forma più intima, si esprime spesso attraverso la preghiera. Tuttavia, questa esperienza è così personale che nessuna statistica può veramente catturarne l’essenza. È un momento di dialogo interiore che sfugge a ogni classificazione numerica.>
Da questa necessità nasce “L’arte come preghiera“, che ha voluto offrire agli artisti l’opportunità di tradurre la propria preghiera interiore in arte, promuovendo un dialogo universale tra creatività e spiritualità. Gli artisti, con la loro sensibilità e capacità di sondare le profondità dell’animo umano, diventano custodi di segreti interiori, illuminando i percorsi della meditazione e della creazione.
Nei momenti di riflessione e contemplazione, la bellezza dell’arte si trasforma in una fonte di ispirazione che eleva lo spirito e rinnova la speranza. Il processo creativo, simile a un rituale antico, richiama alla mente e al cuore una dimensione più alta, simile a una preghiera che apre le porte alla spiritualità.
In questo spazio, ogni opera d’arte diventa una testimonianza del viaggio interiore dell’artista, un messaggio di speranza e di connessione spirituale che può risuonare nel cuore di chiunque lo contempli. Attraverso “L’arte come preghiera“, si desidera non solo celebrare la creatività, ma anche offrire una via per ritrovare quella dimensione spirituale che è essenziale per il benessere e la realizzazione di ogni individuo.
GLI SPAZI E GLI ARTISTI
La mostra coinvolgerà tre sedi espositive con opere che spaziano dai minitessili alle grandi installazioni, fino a progetti multimediali.
Ex Chiesa di San Pietro in Atrio, via Odescalchi 3, Como
I Minitessili
L’ex Chiesa di San Pietro in Atrio è il cuore storico della esposizione, dove verranno esposti i minitessili, 54 opere di piccole dimensioni, accuratamente selezionate dalla giuria composta dalla presidente Giulia Crivelli, Sergio Gaddi e Kimiyasu Kato.
L’invito a partecipare alla mostra con le piccole opere tessili ha suscitato, come sempre, un enorme interesse, attirando ben 130 artisti provenienti da 27 diverse nazioni, a testimonianza della sua rilevanza nel panorama artistico internazionale. L’ampia partecipazione di artisti stranieri sottolinea l’universalità e la trasversalità dell’arte, un linguaggio capace di superare ogni confine e conflitto.
Tra i partecipanti spiccano nomi come Manya Timenyk dall’Ucraina, Lucia Bochow dalla Russia, Francisca Henneman dalla Germania, Assuncion Espada dalla Spagna e Joedy Martins dal Brasile, ognuno con opere che incarnano prospettive uniche e profonde radici culturali.
I minitessili troveranno posto al centro dello spazio espositivo, mentre la disposizione delle navate laterali e dell’abside accoglierà nove installazioni di grandi dimensioni, che circonderanno le opere centrali, creando un dialogo armonioso tra le diverse scale e interpretazioni artistiche.
Gli artisti
Valeria Scuteri, (Stignano, Reggio Calabria 1953), vive a Moncalieri vicino a Torino. Sarà presente con 3 opere in ‘Trittico dedicato alla Vergine Maria 2019-2021’: “Annunciazione “e ‘L’Angelo parti’ da lei’ (2020-2021); ‘Pietà Deposizione’ (2019); ‘Assunzione ritorno al Padre’ (2019-20).
Valerio Gaeti (Guidizzolo, Mantova, 1951) vive a Cantù in provincia di Como. L’opera in esposizione è “Corale“. Nel lavoro di Gaeti quindici pannelli lignei vengono accostati a formare un grande cerchio metallico di 2 metri di diametro. Quasi fosse un rosone scolpito sulla facciata di una pieve, lascia un vuoto al centro, spazio laminare di apertura sull’altrove, in attesa di accogliere il transitare della luce.
Elena Borghi (Como) presenterà “Respirare il silenzio“(2024), (misure h.400×100 cm.) realizzata silenzio, cucire i tessuti preziosi assemblandoli con cura. Una meditazione per arrivare alla fine e decidere di annullare quasi tutto il colore delle stoffe e nasconderle con il bianco, respirando la figura della donna”.
Elizabeth Aro, nata in Argentina, ha vissuto in Spagna per 15 anni, ora vive e lavora in Italia e sarà presente con ‘Santa Sangre’ (2015) opera di grande impatto visivo formata da 16 parti lunghe 9 metri che si sviluppano come lingue di fuoco. La struttura avvolge lo spazio e catalizza lo sguardo dello spettatore.
Antonio Bernardo, comasco e vincitore del premio Arte&Arte Miniartextil 2023 (con “La sirena veste”) presenterà ‘Un personale luogo di connessione’: Dimora o spazio personale dove un pensiero può diventare meditazione. In questo singolare luogo, le nostre riflessioni si elevano verso l’alto con l’aiuto di sottili e leggere ramificazioni, immaginando una celestiale connessione con l’aldilà, la più cara e sacra per noi. Tecnica mista e materiale usato: rami di tiglio, listelli di legno, garza, semi di miglio. Altezza dell’opera, 4.50 m.
Patrizia Guerresi Maimouna (Pove del Grappa, 1951) è un’artista multimediale Italo-Senegalese, che lavora con fotografia, scultura, video e installazioni. L’opera che sarà esposta è ‘Unknown Map- Senegal’una serie di manufatti creati per celebrare e riportare alla luce poetesse mistiche sufi, esplorate attraverso fonti letterarie e corali.
Vivide Mantero, (Milano 1962), fotografa, nel 1999 si trasferisce a Zanzibar, Tanzania dove è rimasta per quasi 20 anni, ora vive in Portogallo, a Cascais. L’opera che presenta è ‘Vento’ nata dalla fortuna di vivere in un posto dove ogni elemento diventa fonte di ispirazione.
Dario Picariello (Avellino 1991), vive e lavora a Milano. Espone due opere: ‘Ninnanananinnanonna’ (2021) e Ephraim (2021). Le sue opere si basano sulla immagine fotografica come supporto ai contenuti, il ricamo, le incisioni e il testo. Dario Picariello ha conseguito la laurea in Arti visive presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino e il master in Photography and Visual Design presso la Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano – NABA. Attraverso la fotografia, la scrittura o il ricamo, le sue opere restituiscono una narrazione in bilico tra passato e presente. Uno studio antropologico che tende a fare rivivere la storia di un luogo e a riscrivere i racconti tramandati per arrivare a una più ampia narrazione della tragicità dell’esistenza umana.
Gin Angri, (Como, 1949) fotografo dal 1979, che ha trascorso un decennio in Mozambico, negli anni Novanta ha realizzato vari reportage dalla ex Jugoslavia, dalla Somalia e ancora in Mozambico, poi è rientrato in Italia. Dal 2010 fotografa il disagio psichico e sociale. L’opera in mostra è ritratto di Mario Marangio, il “Ligabue” di Como, che porta sottobraccio il suo lavoro “Il Cristo del Mario“.
Spazio Natta, via Natta 18, Como
Nello Spazio Natta troverà la sua sede naturale una Mostra/Installazione di due giovani artisti residenti in Svizzera e negli Stati Uniti:
DuoX Valeria Melodia Boisco (Ch) e Tyrone Brown-Osborne (Usa)
‘Something about Mothers and Daughters. Qualcosa su Madri e Figlie’
La mostra si articola nelle due sale espositive dello Spazio Natta. Nella prima sala, l’attenzione si concentra sul tema madri e figlie, sviluppato attraverso un’opera in tre atti: Battesimo, Dialogo e Connessione, realizzata in Italia, Svizzera e Stati Uniti. Nella seconda sala, viene presentata la quarta serie, intitolata Spedizione, realizzata in Africa. Queste quattro serie di opere, esposte in successione, raccontano in quattro momenti distinti il concetto centrale della mostra, esplorando il legame attraverso un dialogo che interroga l’identità e la connessione fra le diverse sfaccettature che la compongono.
Il duo di artisti DuoX espone una parte inedita del progetto Connessioni, presentato a Zurigo, Svizzera, recentemente. La selezione delle opere esposte si ispira all’elemento tessile, con un particolare focus sul tessuto wax, che crea un legame tra le serie fotografiche e gli arazzi presentati. In particolare, la serie Battesimo esposta si ricollega al tema della 33ª edizione di Miniartextil.
Basilica di San Fedele, Piazza San Fedele, Como
Infine nella Basilica di San Fedele saranno esposte 8 fotografie della Chiesa del fotografo comasco Carlo Pozzoni. La serie di fotografie esposte rappresenta la continuazione del percorso artistico iniziato con il volume Cattedrale di luce, dedicato al Duomo di Como. Stavolta, le immagini sono scattate nella Basilica di S. Fedele, con l’approccio da fotoreporter che contraddistingue l’autore, Carlo Pozzoni. Il suo lavoro si concentra sull’osservazione, cercando di cogliere istanti significativi e la dimensione spirituale del luogo. Attraverso giochi di luce e scorci architettonici particolari, Pozzoni trasforma il reportage in fotografia d’arte, immortalando dettagli spesso sfuggenti agli occhi dei visitatori abituali e valorizzando gli elementi decorativi e la bellezza effimera delle variazioni luminose.
MINIARTEXTIL 33
Organizzazione: Associazione Arte&Arte
Preview stampa: 5 dicembre ore 10.30
Inaugurazione mostra: 7 dicembre ore 17.00
Date: 7 Dicembre 2024 – 9 Febbraio 2025
Luoghi: Como, Ex Chiesa di San Pietro in Atrio, via Odescalchi, 3
Spazio Natta, via Natta 18, Basilica di San Fedele, Piazza San Fedele
Orari: Martedì – domenica 11 – 19; lunedi chiuso
Biglietti: intero 7 euro, solo per San Pietro in Atrio