Uninsubria: inaugurazione Anno accademico e “Manica Lunga”

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La “Manica lunga” S. Abbondio Como – © Foto by Cesare Allegri

Questa mattina presso l’Aula Magna del Chiostro di Sant’Abbondio si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell’anno Accademico 2013 – 2014 dell’Università degli Studi dell’Insubria. La cerimonia si è aperta con la relazione prof. Alberto Coen Porisini, Rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria a cui ha fatto seguito l’intervento del prof. Giuseppe Colangelo, ProRettore Vicario in Como.

Contestualmente si è tenuta l’Inaugurazione della “Manica Lunga”: l’edificio, situato lungo la via Regina tra il sagrato della Basilica di Sant’Abbondio e la chiesa dei SS. Cosma e Damiano, è composto da un corpo rustico edificato nella prima metà del 1600 e da una porzione di fine ‘800 adibita in passato a seminario. Per quanto riguarda l’edificio rustico, i documenti storici parlano di manufatto adibito a cantina-tinaia e magazzino granaglie quindi con destinazione agricola; intorno alla metà del 1800, l’edificio viene trasformato in residenza mantenendo inalterata la parte adibita a cantina-tinaia, con l’edificazione dell’ala destinata a seminario. Nel 1974 l’Amministrazione Comunale ha acquistato dalla Curia il complesso, a seguito della chiusura del seminario avvenuta nel 1965; nel 2000 il Comune di Como ha concesso in uso gratuito per 50 anni all’Università degli Studi dell’Insubria la porzione di questo complesso denominata “Ex Seminario Vescovile di Sant’Abbondio”. L’Università, dapprima intenzionata a ricavarne una foresteria, ha, poi, individuato la destinazione degli spazi a studi per i Docenti che svolgono l’attività didattica nell’attiguo Chiostro di Sant’Abbondio. Il progetto di ristrutturazione, promosso dall’architetto Renato Sorrentini, all’epoca dirigente dell’Edilizia Universitaria, risale al 2007 ed è stato curato dall’architetto Lucio Noseda, professionista già consulente del Comune di Como per il restauro del Chiostro. In accordo con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, si è deciso di lasciare inalterato l’involucro edilizio e realizzare all’interno una struttura metallica che permettesse la nuova distribuzione di solai e scale. Durante i primi lavori di scavo all’interno delle cantine sono stati rinvenuti interessanti reperti archeologici tra cui un sarcofago in pietra di epoca tardo romana; l’attivo interessamento della Soprintendenza Archeologica, ed in modo speciale del professor Giorgio Luraschi, ha permesso il recupero del manufatto e la sua collocazione al centro del salone principale dell’edificio, in corrispondenza della posizione in cui è stato rinvenuto. I lavori di ristrutturazione, realizzati anche grazie al finanziamento di Regione Lombardia e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, hanno interessato una superficie lorda di pavimento di m2 1.600 e sono stati completati nel mese di luglio; hanno comportato una spesa complessiva di circa € 3.000.000. L’edificio presenta ora un corpo di ingresso con accessi da via Regina, dal parco di Sant’Abbondio e direttamente dal Chiostro; al piano terreno si apre l’ampio salone a volte, conservato e restaurato; al primo e secondo piano sono stati ricavati 30 studi a disposizione del Dipartimento di Diritto, Economia e Culture.

Ecco alcune foto dell’evento: