MAG
presenta
BALDASSARRE LONGONI
DISEGNI
A cura di Salvatore Marsiglione
11 gennaio – 1 febbraio 2014
dal martedì al sabato 10-13 | 15-19:30
MAG – Marsiglione Arts Gallery
Via Vitani, 31
22100 Como
Tel:+39 328 7521463
info@marsiglioneartsgallery.com
www.magcomo.it
La prima mostra della MAG per il 2014, è dedicata ad un grande Maestro comasco del passato, Baldassarre Longoni (Dizzasco d’Intelvi, 1876 – Camerlata 1956), che a cavallo tra il XIX° e il XX° secolo, aderì con fervore al Divisionismo, uno dei movimenti più significativi della storia dell’arte italiana e che ebbe tra i suoi seguaci, artisti di fama internazionale, tra i quali Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Plinio Nomellini e Angelo Morbelli. L’atto ufficiale che sancisce la nascita del divisionismo è alla Triennale di Milano, dove nel 1891 viene esposto il quadro “Le due madri” di Giovanni Segantini. Baldassarre Longoni aderì al Divisionismo subito dopo aver conseguito gli studi all’Accademia di Brera, influenzato e spinto dal gallerista e pittore Vittore Grubicy. Sin da subito, i suoi quadri furono accolti favorevolmente dalla critica dell’epoca e già nel 1898 diviene membro della Società Permanente inserendosi a pieno titolo tra i maggiori artisti del periodo. Partecipa con opere divisioniste alle Biennali di Venezia del 1903, 1907 e 1909, alle Internazionali di Monaco del 1905, 1909 e nel 1910 vince il premio Principe Umberto. Dal 1914 al 1923 si stabilisce a Verona dove insegna pittura all’Accademia Cignaroli, dove s’inserisce attivamente nell’ambiente artistico locale, cercando di portare anche nella città veneta il fervore culturale degli anni milanesi.
Nel 1923 fa ritorno a Como, dove prosegue l’attività pittorica, sempre sostenuto dalla critica del tempo. Si occupa principalmente di ritrattistica e di paesaggio, che diviene soggetto predominante dagli anni Trenta, quando, esaurita l’esperienza divisionista, si accosta al naturalismo della tradizione lombarda. Muore a Camerlata, (Como), il 1 marzo del 1956, non lontano da dove oggi sorge la strada a lui dedicata.
Nell’esposizione di soli disegni, alcuni acquerellati, tutti inediti e provenienti dalla famiglia del Maestro, abbiamo un ventaglio piuttosto ampio della sua visione artistica e del mestiere di pittore, la sua ricerca verso la natura ed il paesaggio e l’attenzione al design con la progettazione di lampadari e mobili.
In mostra troveremo il bozzetto di “Pesco fiorito”, in esposizione alla Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti di Verona, il bozzetto de “Il ponte di ferro – Lecco”, suo personale record d’asta, il bozzetto definitivo per la copertina del libro “Gli ordini equestri del Regno d’Italia”, disegni preparatori per opere murali, progetti dipinti per oggetti di design, quali lampadari e cofani portabandiera e molti disegni del Lago di Como e di Verona.