La quarta edizione di StreetScape, è partita ufficialmente martedi 6 ottobre. Nell’ambito di questo progetto di street art e urban art, 10 artisti invaderanno con le proprie opere piazze e cortili della città di Como. L’edizione 2015 prevista dal 5 Ottobre all’8 Novembre 2015, all’interno delle iniziative di comON Art, si sviluppa come una mostra pubblica di Urban Art, a cura di Chiara Canali e Ivan Quaroni, organizzata dall’Associazione Culturale Art Company e dall’Accademia Aldo Galli IED Como con il patrocinio e il supporto del Comune di Como – Assessorato alla Cultura.
Gli artisti:
Emmanuele Panzarini, con la sua opera occupa il portico del Broletto, con un’installazione, realizzata grazie al sostegno tecnico e materiale di Seterie Argenti e di tabu, con fasce di tessuto colorato e linee di legno che ridisegnano lo spazio di attraversamento tra le colonne di uno dei luoghi di passaggio del centro cittadino. L’opera interviene sulla concezione architettonica del portico, invitando i visitatori a sperimentare una nuova e inedita relazione con lo spazio.
Nel cortile della Pinacoteca civica di Palazzo Volpi, Matteo Negri inserisce Space Dynamics, una grande scultura in ferro e resina in cui le forme del Lego vengono piegate a formare nodi. La ricerca di Negri è caratterizzata da una forte componente ludica e dalla riflessione sugli sviluppi dell’uomo dall’infanzia all’età adulta.
Lorenzo Colore Croci interverrà su alcuni elementi urbani per eccellenza, come i bidoni per la raccolta differenziata dell’azienda Aprica, posizionati in Piazza Volta, e li dipingerà a spray seguendo il suo “Mood” espressivo, trasformandoli in vivaci icone del contemporaneo.
Il Chiostrino di Santa Eufemia ospita, invece, l’installazione di Eracle Dartizio, composta di sculture in ferro e cemento che riproducono forme di Meteoriti. Ogni meteorite corrisponde a una buca del terreno di forma analoga ed è elevato alla sommità di un’asta. La riflessione coinvolge anche i concetti di tempo e spazio in un ideale dialogo tra la conformazione del suolo terrestre e i tracciati delle costellazioni celesti.
Nel cortile della sede del Comune di Como c’è l’opera di Loredana Galante intitolata I’m very well, una sorta di coloratissimo pozzo dei desideri trasformato in un contenitore per bevande, che invita gli spettatori a un momento di pausa e di condivisione.
Ludico è anche l’intervento di Francesco De Molfetta, che installa il suo MICHElangelo nel cortile del Museo Archeologico. Per realizzare la sua scultura, esemplare di contaminazione tra citazionismo e cultura pop, l’artista si è ispirato al David di Michelangelo, una delle più celebri sculture del Rinascimento, e alle forme di Bibendum, la nota mascotte dei pneumatici Michelin, creando ironicamente una specie di contro-canone anatomico dell’era consumistica.
Alludono all’amore dell’infanzia per il gioco i due grandi cavalli a dondolo installati da Anna Turina all’ingresso della Biblioteca Comunale. Alti e apparentemente inutilizzabili, i Dondoli rievocano l’oscillazione che permette di cullarsi e godere della propria immaginazione, un gioco che purtroppo si perde durante la crescita e che viene sostituito dalle necessità stabilizzanti dell’età adulta.
Le serre dei Giardini di Piazza Martinelli sono occupati da What Remains Resurfacing, un’installazione di Viviana Valla che amplia sviluppa un progetto precedentemente realizzato alla Fondazione Rivoli2 di Milano. Si tratta di un esempio di expanded painting in cui l’artista indaga le possibilità di relazione tra campiture pittoriche astratte, spazio tridimensionale e dimensione pubblica.
A StreetScape4 quest’anno partecipano anche due studentesse dell’Accademia Aldo Galli – IED Como, Marta Butti e Daniela Sandroni, con due progetti site specific, realizzati appositamente per l’occasione.
Marta Butti realizza un intervento sulla facciata del Liceo Teresa Ciceri, posizionando sei gonfaloni che rappresentano i monumenti simbolo della città di Como: il faro di Brunate, il Duomo, Porta Torre, il Tempio voltiano, la Casa del Fascio e il Monumento ai caduti. Le opere di Marta Butti, realizzate con una tecnica pittorica e digitale, occupano sei finestre della facciata dell’Istituto, presso la sede di via Cesare Cantù 61 e con le loro dimensioni fungono da promemoria per il passante delle eccellenze storiche cittadine.
L’installazione di Daniela Sandroni, intitolata Soglia, è posta orizzontalmente sulla soglia dell’entrata dell’Accademia Aldo Galli – IED Como, allo scopo di prelevare, analizzare, indagare la frequenza e la qualità del passaggio delle persone che entrano ed escono dalla scuola. L’opera è composta da una lastra di plexiglas che registrerà il calpestio dei passanti e conserverà traccia del flusso di movimento attraverso segni, crepe e rigature della superficie.
Lo storytelling di questa quarta edizione di StreetScape4 è a cura degli sComodi, 6 personaggi, tra artisti e professionisti comaschi, che hanno realizzato un progetto artistico in comune e racconteranno StreetScape4 dal loro punto di vista.